martedì 7 luglio 2009

Princess Yasmin :Le radici Longobarde di Laglio

2009

P.S.
Le radici longobarde di Laglio
(Da Newsweek, 5 Gennaio 2008)
H.I.R.H. Principessa YASMIN VON HOHENSTAUFEN APRIELEV VON BUREY ANJOU, Principessa BUREN-KHAN PUOTI POUTIATIN, Presidentessa del “GREEN PRINCES TRUST” (Organo Consultivo Costituzionale dell’ONU, della UE e dell’UNESCO per i Beni Artistici Culturali, Paesaggistici, Naturalistici e per la Tutela dell’Ambiente), discendente in linea diretta da FEDERICO I (il “Barbarossa”), FEDERICO II, ISABELLA D’INGHILTERRA, dagli Imperatori POTIOR, VALENS, VALENTIANA e da DESIDERIO (Re dei Longobardi), autrice della “HISTORIA POTORUM” (Edizioni Alkè), nonché custode di antichissimi Misteri Iniziatici, durante un pranzo di gala tenuto a Washington sia in onore della “Gens Potitia Romana”, sia per il 2000.mo anniversario del pamphlet “Laelius, Patricius et Defensor Romanorum”, in realtà il Generale Aelio Lalius, comandante della locale guarnigione romana, ha svelato LE ORIGINI ROMANE E LONGOBARDE DI LAGLIO: “ LAGLIO (…) uno spazio magico che custodisce tuttora i luoghi ove si concelebravano gli antichi rituali di ERACLES INVICTUS e del SOL INVICTUS di LAKON, riti iniziatici di origine SICAMBRICA-MEROLITITINGIA, LONGOBARDA, CAROLINGIA E BIZANTINA definitivamente cristianizzati dai Cavalieri Templari al servizio dell’Ordine Monastico Cluniacense”. Secondo la Principessa YASMIN, le origini di LAGLIO ci riconducono pertanto, senz’ombra di dubbio alcuno, ai riti longobardi della FILOSOFIA DELLA CIOTOLA, ovvero ai Misteri Iniziatici del SOMA (una bevanda allucinogena il cui nome in sanscrito significa letteralmente “zuppa” o “polpetta”), di ISIDE e dell’OMPHALOS (i rituali del “Vaso-Conca” un Mito attestato già nei Dromos dalla Creta minoica nelle formule religiose della cosiddetta “Scrittura Lineare A”, decifrata purtroppo solo parzialmente), culti confluiti poi nel mito latino dell’ ELIOGABALO (dall’ebraico Ely ‘l Jebel , “Pietra di Dio”, in altri termini il Mito dei Meteoriti) che avevano recepito e formalizzato in specifiche liturgie tutte le molteplici varianti della litolatria BETILOMORFA (dall’ebraico ‘l Beth ‘l Elohym, “La Casa di Dio”, un’antichissima accezione pagana riconducibile al mito medievale del SANTO GRAAL) un culto che affonda dunque le proprie radici negli albori dell’umanità (tuttora presente in alcune popolazioni aborigene dell’Australia centrale), preesistente persino alla cultura pagana celtico-sicambrica. Tramite un’accuratissima indagine svolta nella propria Biblioteca Privata, la decifrazione di iscrizioni locali, di incisioni rupestri, ricerche iconografiche in miniature, affreschi, quadri e stampe d’epoca, la Principessa YASMIN ha convincentemente comprovato l’esistenza in Laglio della “CURTIS LONGOBARDORUM LAKONIENSIS” (Corte Longobarda del Lakon) meglio conosciuta come “CORTE LONGOBARDA DEL SANTO GRAAL”, avente sede presso un luogo denominato “FORTEZZA SOLARE” (un Fortilizio edificato in un promontorio lungo le rive di Laglio dotato di Terme da falde risorgive in cui si praticava la Litoterapia, l’Antroterapia e di un Faro posizionato sulla Torre di Guardia), luogo nel quale, per propiziarne la fecondità e la floridezza del petto, si esponevano le fanciulle al sole dell’alba durante le IDI (la prima decade) dell’Equinozio primaverile. Alla “Corte Longobarda del Lakon/Santo Graal” di Laglio, furono devotissimi sia Federico I (il “Barbarossa”), sia Federico II, e la Principessa YASMIN non ha mancato di riportare curiosità, ed alcuni stralci di quotidianità dei Suoi Augusti antenati relative alla pratica delle “Artis Venandi cum Avibus”, le diverse Arti della Falconeria; un tipo di caccia particolarmente fruttuosa in primavera dalla torre del fortilizio posta sul promontorio in riva lago di Laglio. Il culto del Lakon esercitato lungo le rive di Laglio, e tutte le pertinenze della CORTE LONGOBARDA DEL SANTO GRAAL (Terme, Falde risorgive, Antroterapia, Litoterapia, Falconeria, Miti femminili della Fecondità e della Floridezza del petto, Cavalierato Templare, Fortilizi, Cinta muraria e Torre-Faro rivierasca, ovvero l’intero promontorio, i Miti, e tutte le attività interconnesse) riportano dunque una speciale dedicazione alle sfortunate vicende occorse in prima battuta a GIUSEPPE (detto d’ARIMATEA) poi alla sua glorificazione come testimone di Morte e Resurrezione di Gesù (così come riportato nei cosiddetti “Vangeli Apocrifi”) e di molti miracoli di dissoluzione/ricomparsa di molte altre cose ancora. A tal proposito, senza apparire dissacrante, la Principessa YASMIN ha dato anche una sapiente lezione di Marketing a tutti i presenti facendosi promotrice dell’idea di un calice contenente l’effervescenza del simbolo di una bevanda benaugurale sponsorizzata da George Clooney. Come non potrebbe infatti non richiamare l’attenzione del mondo intero una simile bevanda, bottiglia e bicchiere compreso? La Principessa YASMIN si è poi soffermata sullo straordinario senso di eleganza e di praticità promanato dalla bellissima lettera inviata dall’attore-residente a tutti i propri concittadini, gli abitanti di Laglio. La Principessa YASMIN, infine, pur esprimendo il proprio rincrescimento per la distruzione e l’interramento dell’avito fortilizio sito sul promontorio lagliese, nella speranza possano svilupparsi progetti o programmi di carattere cultural rievocativi per la salvaguardia del territorio, certifica comunque LAGLIO come uno dei luoghi più significativi del Lago di Como, una magica riviera destinata sin dalla più remota antichità al culto della fecondità, della saggezza di GIUSEPPE d’ARIMATEA ed alla celebrazione dei venerandi cavalieri antichi, un luogo di particolare devozione cui si sente spiritualmente affascinata anche, ma non solo, per le AFFINITA’ ELETTIVE dei suoi abitanti con i propri Augusti antenati. [J.W., 2008/01/05, Washington DC, USA.]
Le radici Longobarde di Laglio

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